top of page

Shiva e messa di riuscita. Tra ebraismo e cristianesimo.

La morte è un argomento controverso di cui non tutti amano parlare. La cosa certa è che la morte accomuna tutti.

Pero’ ognuno la celebra in modo diverso e i rituali seguiti non sono altro che tradizioni che derivano da tradizioni ancora più antiche e che ricordano l’ultimo passaggio de defunto sulla terra.

In alcuni paesi italiani il defunto viene omaggiato dopo 7 giorni con la “messa di riuscita” che significa che la famiglia finora in lutto esce di casa. Le origini sono indubbiamente ebraiche.


In Genesi 50:1-14 Giuseppe rimpiange la morte di suo padre Giacobbe per sette giorni.


Infatti, gli ebrei, dopo il funerale osservano 7 giorni di lutto, la cosiddetta SHIVA (letteralmente si siedono per sette giorni) durante cui ricevono visite di parenti amici e famigliari in orari prestabiliti e all’indirizzo riportato sul manifesto funebre che ormai è diventato digitale per la maggior parte dei casi. La famiglia in lutto ha l’usanza di strappare parte di un indumento esterno che simboleggia la perdita. Indumento che indosseranno per tutti e sette i giorni.

Io parlo di un pubblico ebraico laico e leggermente conservatore, non ortodosso dove le regole sono più numerose ed osservate con rigidità. Dal venerdi pomeriggio alla domenica mattina o durante le feste comandate non si fanno visite.


CHI VA ALLA SHIVA?

Tutti coloro che direttamente o indirettamente conoscevano il defunto. L’usanza è tirare fuori album di foto, raccontare storie e venire molte volte a contatto con persone che conoscevano il defunto ma non la sua famiglia diretta.

E’ un momento in cui si condivide la sofferenza di chi ha perso qualcuno dandogli il sostegno necessario per tornare alla normalità.




COME SI COMPORTA CHI VA ALLA SHIVA? Andare alla shiva significa principalmente onorare il defunto ma anche portare qualcosa che possa essere utile alla famiglia che durante la settimana lo comemora.Dato che ai famigliari non è permesso lavorare durante il lutto,ci sarà isogno di cibo che possa soddisfare l’appetito non solo della famiglia ma di tutti coloro che fanno visita. Si possono portare o far recapitare biscotti e dolci in genere, the, caffe, datteri, pistacchi, piatti e bicchieri monouso, humus, cibo in genere tra cui pane, torte salate. Insomma qualsiasi cosa vi venga in mente.

Pensate che esiste un kit già preparato dai supermercati che si chiama Kit Shiva e contiene anche detersivi, spugne e altre cose alle quali non avreste mai pensato.

Detta cosi sembra una festa ma assolutamente non lo è. E' una occasione per ricordare anche i lati positivi e i momenti gioiosi e in cui ci si sforza di guardare avanti e continuare a celebrare la vita.


DOVE SI ACCOLGONO GLI OSPITI?

Gli ospiti vengono accolti sotto un tendone bianco fornito dal municipio di riferimento con tanto di sedie di plastica e radiatori elettrici per l’inverno o aria condizionata portatile per l’estate. Sono loro a recapitarle senza che nessuno debba preoccuparsi.


QUANDO CI SI ALZA DALLA SHIVA?

Al termine dei sette giorni la famiglia torna a vita normale e pertanto anche a lavorare.

Comments


You Might Also Like:
bottom of page