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Florentin

Salomon Florentin approda nell’omonimo quartiere di Tel Aviv negli anni venti del 1900. Arriva da Salonicco e capisce subito il potenziale economico del terreno paludoso circondato dai frutteti di Giaffa. Una volta acquisita la proprieta’nasce il quartiere che dedica a suo padre David Florentin.

Qualche anno piu’ tardi Florentin divenne la casa di immigrati provenienti da Grecia, Turchia, Ungheria, Polonia, Bulgaria, miscuglio ancora oggi visibile passeggiando tra le sue strade. Definito il “quartiere alternativo”della citta’credo che vada apprezzato per la sua atmosfera di piccolo villaggio che raccoglie numerosi artigiani (vetrai, fabbri, falegnami, etc),per i suoi graffiti, le sue strade estremamente disordinate sotto tutti i punti di vista (non esiste un piano urbano),le baracche fatiscenti ai piedi di alti grattacieli e soprattutto per le piccole sinagoghe nascoste e addobate in modo autentico.

Florentin e’ animata durante tutta la settimana. Il sabato, quando tutti i laboratori sono chiusi,e’ il momento di andare a guardare i graffiti che si nascondono dietro le saracinesche e godere dell’atmosfera piu’tranquilla.

Tra i tanti ho deciso di ricordare due personaggi legati a questo quartiere: il Rabbino Yitzhak Yedidya Frenkel arrivato in Israele dalla Polonia, diventa grazie al suo carisma il rabbino di riferimento del quartiere,un uomo interessato al benessere di coloro che lo circondavano,qualcuno di cui potersi fidare ciecamente tanto da diventare il custode dei beni preziosi dei residenti convinti che nella sua casa tutto sarebbe stato protetto. La sua piccola sinagoga si trova in un angolo della Piazza Buchman.

Un piccolo edificio che potrebbe quasi passare inosservato(la foto vi da’una idea del disordine florentiniano!)

A pochi passi di distanza troviamo via Stern dove sorge il museo dedicato ad Avraham Stern detto”Yair” fondatore del Lehi (Combattenti per la liberazione di Israele),organizzazione ebraica clandestina militante ed estremista che opera dal 1940 principalmente contro il governo del Mandato britannico individuato come principale nemico per la nascita dello stato ebraico. Le due azioni molto discutibili che avrebbero etichettato il gruppo come “terroristico”sono il Massacro di Deir Yassin (sul quale c’e’molta incompletezza di informazioni in rete. Cercate fonti accertate perche’si sono continuati a scrivere libri in merito) nonche’ l’assasinio del conte Folke Berdanrdotte, mediatore delle Nazioni Unite per il Medio oriente. Yair dal 1942 e’ il piu’ ricercato dagli inglesi. Trova un nascondiglio al terzo piano del palazzo dove sorge il museo, all’interno dell’armadio originale in casa di Tova e Moshe Saborai. Riceveranno una visita a sorpresa di un ufficiale e due detective inglesi che noteranno il pennello da barba ancora bagnato. Cosi scopriranno il nascondiglio e Avraham Stern verra’ ucciso in quel frangente il 12 febbraio del 1942.

Dopo una breve visita al museo potete gironzolare tra i negozi pieni di qualsiasi cosa sulle strade Kfar Giladi e Matalon e terminare con un aperitivo in uno dei localini del Mercato di Levinski e apprezzare i profumi e i colori di spezie e altri prodotti.

Il tour puo’ iniziare all’incrocio tra le strade Salame/Washington.

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